domenica 22 novembre 2009

La telefonata

Ti do 18 perché te lo sei meritato.


Così mi congedò il professore dopo aver apposto il voto sul libretto, il 20 aprile 2005.

Dal 18 luglio 2000 erano passati più di 4 anni senza che io avessi sostenuto esami. Tanto, infatti, era durata la mia sospensione più o meno volontaria dagli studi universitari. In quel lasso di tempo avevo subito due interventi ad entrambi gli occhi per un glaucoma iperacuto da chiusura d’angolo; avevo frequentato l’Irlanda, iniziato a lavorare in un ambulatorio veterinario omeopatico e comprato casa. In quel lasso di tempo, a causa di un indefinito stato di malessere, non riuscii ad affrontare nessuna prova d’esame; in generale mi sentivo scoraggiato ed avevo perso ogni motivazione.


Poi, come risvegliandomi da un letargo mentale, il 6 gennaio 2005 decisi di ricominciare a fare sul serio, in primo luogo riprendendo in mano i libri e ripresentandomi agli appelli. Il primo tra gli esami che mi mancavano era stato fissato per il 26 gennaio 2005: fallii la prova e la ritentai appunto ad aprile, superandola meritatamente seppure con un voto basso. Qualcosa, però, non funzionava ancora in me, non mi sentivo del tutto libero dallo stato che mi aveva accompagnato negli anni precedenti; infatti, il 10 settembre 2005, nonostante fossero trascorsi quasi 9 mesi dalla scelta di ricominciare, mi resi conto che avevo bisogno di altro tempo, ma contemporaneamente capì che non era solo una questione di…tempo! Dovevo fare qualcosa, serviva un’iniziativa per sbloccare definitivamente la situazione. Presi il telefono e chiamai il Servizio Disabilità ed Handicap dell’Università: come ipovedente cieco ventesimista pensai che avrei potuto trovare un appoggio presso questo ufficio ed infatti fu così. Scoprii che effettivamente il personale addetto aspettava solo questo, che ogni studente disabile si facessero sentire per chiedere sostegno e consigli. Così ottenni il contatto del Professore di riferimento presso la mia Facoltà, il quale prese subito a cuore la mia causa. Grazie al suo intervento riuscii a concludere l’iter degli studi in meno di 2 anni: il 5 ottobre 2005 passai un esame, il 26 dello stesso mese non mi presentai ad un altro che, però, passai brillantemente il mese successivo, il 29 novembre 2005, dopodiché sostenni, a cadenza quasi mensile, superandoli al primo colpo, tutti gli esami fino all’ultimo, il 30 marzo 2007.


7 anni, dal 1993 al 2000, per svolgere metà degli esami, 5 anni di crisi, 2 anni per completare l’altra metà degli esami: la nebbia mentale cominciò a diradasi davvero dopo la telefonata all’Ufficio Disabili nel settembre 2005. Da quel 6 gennaio furono necessari circa 9 mesi per uscire progressivamente dallo stato in cui mi trovavo, 9 mesi in cui, nonostante l’entusiasmo derivato dalla rinnovata volontà di concludere l’università, dovevo ancora maturare una consapevolezza di me e, soprattutto, la decisione di compiere il passo decisivo, il gesto che avrebbe tolto definitivamente il freno.

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