mercoledì 9 dicembre 2009

Il cane lupo

Vigilia di Natale. Gli ospiti si stavano preparando per la veglia natalizia della vigilia ed era ormai notte inoltrata. Faceva freddo ed aveva cominciato a nevicare forte. Il luogo, che già di per sé conciliava al silenzio, sembrava ancora più tranquillo: regnava la caratteristica pace di una vigilia natalizia innevata lontano dai centri abitati. Il cane lupo riposava.

La neve aveva incominciato a preoccupare gli ospiti, infatti, il paesaggio tanto suggestivo avrebbe potuto creare problemi per la viabilità, anche perché la strada era stretta, senza parapetto e non era illuminata. Così, prima che potessero rimanere bloccati, gli ospiti decisero di ritornare al centro abitato. Partirono, ma il cane lupo si parò davanti alla macchina abbaiando. Il suo Padrone lo riprese e gli ospiti poterono ripartire. Il cane lupo, però, continuava ad abbaiare e, quando la macchina era già lontana, riuscì a liberarsi dal Padrone ed a correre dietro al veicolo. Lo raggiunse e si parò nuovamente davanti abbaiando. Dalla macchina scesero per tranquillizzare l’animale. Più avanti, illuminata dai fari, la strada franata bloccava il passaggio.

Così il cane lupo aveva percepito il pericolo ed aveva cercato di avvertire gli ospiti.


Anche se non possediamo le doti del cane, che è in grado di percepire gli ultrasuoni, dobbiamo dare la giusta importanza a ciò che viene raccolto dai nostri 5 sensi, infatti, molte e più durevoli sensazioni si possono sperimentare attraverso ciò che non è materiale: intuito, istinto, sensibilità, coscienza; i sensi sono la finestra sul mondo, del quale ogni individuo deve cercarne, capirne e concepirne il senso, anche se non è semplice comprendere qualcosa che non si può vedere, non si può sentire, né toccare.


L’indispensabile è invisibile agli occhi.

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