mercoledì 26 settembre 2012

Joycamp


La capacità critica non esiste più; il nuovo linguaggio è stato definito in modo da rendere impossibile il pensiero, eliminando termini non necessari e ambigui e creandone di nuovi anche composti. Ogni individuo, ogni pensiero individuale, ogni mente e la natura umana stesa è stata sacrificata per il bene dell’ideologia: non basta eliminare gli eretici, ma bisogna convertirli all’ideologia imperante, rendendo impossibile ogni alternativa anche nel futuro. Non basta che un condannato accetti i lavori forzati, ma li deve concepire come un dovere che si applica con piacere, come fosse uno svago; non basta, come atto estremo di soggezione, tradire la persona amata fino a desiderare che prenda il proprio posto sul tavolo delle torture, ma bisogna riporre un amore incondizionato nell’ideologia imperante, accettandone ineluttabilmente ogni dogma, anche qualora venga deciso che 2+2=5...

Un mondo così, angosciante ed estremo, esiste solo nella fantasia, anche se ciò che lo alimenta è qualcosa di reale e che si può identificare nella sete e nella ricerca di potere fine a se stesso. Ma alla fine nemmeno l'uomo più potente riuscirebbe a cancellare completamente la propria umanità e quella degli altri. Si ritorna sempre al punto di partenza, come l'ago di una bilancia torna sempre al punto zero, come la palla torna sempre al centro dopo ogni punto segnato.

domenica 23 settembre 2012

Percezioni


Ascoltare
Disteso sul letto riusciva a percepire la spaziosità della camera e aveva la sensazione di trovarsi in uno spazio ampio, senza confini, ma allo stesso tempo protetto, sicuro, intimo.

Scostò il lenzuolo, si alzò ed attraversò il corridoio fino alla cucina, imbattendosi nel frigorifero che stava di fronte alla porta. Con facilità ritrovò il bicchiere che aveva lasciato sul bancone accanto al frigorifero, bevve un sorso e rimase un poco lì, appoggiato al bancone con la schiena rivolta verso la porta, ad ascoltare la notte.

Dopo un poco, avvertì i suoi passi nel corridoio che si avvicinavano piano piano, poi sentì le sue braccia giragli intorno ai fianchi in un abbraccio caldo e deciso; la sentì appoggiarsi dolcemente a lui e subito fu invaso da un brivido improvviso e piacevole. Stretti in quella posizione, riusciva a percepire il cuore dentro il petto di lei battergli forte contro la schiena. Mentre cominciava ad accarezzarlo delicatamente, si voltò verso di lei; improvvisamente udì passare una macchina giù in strada, avvertì i suoi occhi su di lui e se ne compiacque. Gli prese la mano e lo accompagnò in camera.

Vedere
Nel dormiveglia lo vide alzarsi ed uscire. Si rigirò sul fianco: nella penombra, la camera da letto appariva più grande del solito, sconfinata, con pareti invisibili che, però, riuscivano ugualmente a proteggere la loro intimità.

Rimase lì un poco ad osservare, poi lentamente scivolò verso il bordo opposto a dove si trovava, scese dal letto ed attraversò il corridoio verso la cucina che stava di fronte alla camera.

Lo trovò appoggiato al bancone della cucina con le spalle alla porta, si avvicinò e gli passò dolcemente le braccia intorno ai fianchi, abbracciandolo forte ed appoggiandosi a lui. Il cuore cominciò a batterle forte nel petto, a tal punto che pure lui doveva avvertirlo. Cominciò ad accarezzarlo delicatamente ed egli si voltò verso di lei. Improvvisamente i fari di una macchina che passava in strada illuminarono la cucina, permettendole di vederlo bene: lo fissò e si accorse che lui aveva percepito il suo sguardo e ne era compiaciuto. Gli prese la mano e lo accompagnò in camera.

Comunicare
Dormono, distesi, avvinghiati l’una sull’altro mentre la tiepida aria della notte asciuga il sudore dai loro corpi. La loro convivenza è fatta di una comunicazione esclusiva, senza parole, che deriva da due percezioni diverse della stessa realtà. Infatti, lui vede grazie a quello che vede lei e lei sente grazie a quello che sente lui e tra di loro si scambiano continuamente percezioni, sensazioni, sentimenti ed emozioni attraverso il contatto, in un perenne dialogo ricco e vibrante. La loro convivenza è fatta di un rumore silenzioso, intenso ed appassionato, di un sentimento solido ed invisibile, di un amore incredibile ed estremo.


sabato 15 settembre 2012

Temporale


Scuri sbarrati, luci spente, testa sotto il cuscino e silenzio. In attesa che finisca il temporale.

Ma la vita non è aspettare che passi il temporale, ma imparare a camminare sotto la pioggia.

martedì 11 settembre 2012

Emigrare


Che strana sensazione di estraneità. Là era tutto diverso, altri rumori, altri paesaggi, altre abitudini e soprattutto altre pietanze, più fresche, più genuine!

Si mieteva il grano per fare la pasta, si coltivavano i pomodori per fare il sugo, si conciavano le olive per fare l’olio, si vendemmiava per fare il vino; si allevavano le galline per fare le uova, le capre per fare il formaggio e le pecore per fare i vestiti.

Poi c’erano gli avvocati, i dottori, i professori che s’ingrassavano con i loro frutti; si produceva per tutti, ma questi producevano per sé, accaparrandosi tutte le risorse. Così bisognava emigrare per raccogliere un po’ di ricchezza da mandare a casa, ma anche per conoscere il mondo ed educare la gente a non soccombere ed a non abbandonare la propria terra.