La capacità critica non esiste più; il nuovo linguaggio è stato definito in modo da rendere impossibile il pensiero, eliminando termini non necessari e ambigui e creandone di nuovi anche composti. Ogni individuo, ogni pensiero individuale, ogni mente e la natura umana stesa è stata sacrificata per il bene dell’ideologia: non basta eliminare gli eretici, ma bisogna convertirli all’ideologia imperante, rendendo impossibile ogni alternativa anche nel futuro. Non basta che un condannato accetti i lavori forzati, ma li deve concepire come un dovere che si applica con piacere, come fosse uno svago; non basta, come atto estremo di soggezione, tradire la persona amata fino a desiderare che prenda il proprio posto sul tavolo delle torture, ma bisogna riporre un amore incondizionato nell’ideologia imperante, accettandone ineluttabilmente ogni dogma, anche qualora venga deciso che 2+2=5...
Un mondo così, angosciante ed estremo, esiste solo nella fantasia, anche se ciò che lo alimenta è qualcosa di reale e che si può identificare nella sete e nella ricerca di potere fine a se stesso. Ma alla fine nemmeno l'uomo più potente riuscirebbe a cancellare completamente la propria umanità e quella degli altri. Si ritorna sempre al punto di partenza, come l'ago di una bilancia torna sempre al punto zero, come la palla torna sempre al centro dopo ogni punto segnato.
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