Martedì. Secondo giorno della settimana. Anche oggi si va a lavorare. Sveglia alle 7:30, ma come al solito alle 6:56 sono già sceso dal letto. Doccia, colazione e fuori di casa prima delle 8. La strada verso il posto di lavoro è ancora quella: l’autobus segue una linea retta per buona parte del suo percorso verso la destinazione, dove incontro le colleghe con le quali salgo verso la Villa.
La Villa, residenza estiva di una famiglia di Conti del XIX secolo, è dove lavoro da 10 mesi. La Villa, ristrutturata e convertita in luogo di lavoro, possiede tante stanze tra le quali la Sala della Musica, fiore all’occhiello e luogo centrale delle attività di un tempo della Villa: era la sala riservata ai festeggiamenti, ai balli, agli incontri ufficiali. In mezzo a questa sala c’è un pianoforte a coda perfettamente funzionante e usato ancora oggi.
Ogni tanto di mattina, prima delle 9, prima, cioè, dell’inizio della giornata lavorativa, qualcuno si siede al piano per suonare qualcosa, a memoria. La musica si diffonde per la Villa, le note si liberano nell’aria e per tutta la giornata vanno a solleticare le orecchie e le menti delle persone. A qualcuno danno fastidio, a qualcun altro fanno piacere, in altri le note riescono a penetrare in profondità. Alcuni ne percepiscono il peso, il valore, la bellezza. Queste sono le persone che sanno apprezzare le cose belle della vita, che hanno imparato a cogliere quello che di positivo c’è nella quotidianità.
Nessun commento:
Posta un commento