Ti voglio bene!
Mentre restarono lì stretti in un abbraccio sincero e commovente capì, anche se faticava a crederci, che qualcosa ormai era cambiato, che ciò che conosceva ora non era più scontato; quella persona che così tenacemente avvolgeva quasi come volesse proteggerla stava richiedendo il proprio spazio, lo stava allontanando.
Avrebbe voluto prendersi ancora cura di lei, di strale vicino, ma si rese conto che non sarebbe stato possibile, aveva fatto la sua parte, ma ora doveva lasciarla libera. Percepì un improvviso e doloroso senso di distacco insinuarsi tra loro, si senti stringere il cuore e con la voce rotta dall’emozione e dalle lacrime che silenziose cominciarono ad invadere il viso ed a bagnare i capelli della persona che stringeva sibilò quelle tre parole così brevi e chiare senza riuscire ad aggiungere altro.
Per un attimo ancora si strinsero così forte che le braccia cominciarono a fare male.
Quella esperienza gli aveva dato molto: aveva imparato, finalmente, ad amare ed a lasciarsi amare, aveva capito quanto valeva e quanto potesse risultare importante il proprio contributo nel mondo; aveva compreso che le cose possono non andare come previsto, ma che questo, anche se apparentemente inconcepibile, non doveva scoraggiare ne far perdere la fiducia in sé e nel mondo.
Decise che se fosse riuscito a vivere bene, le cose si sarebbero sistemate da sole al momento giusto.
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