domenica 7 febbraio 2010

Bacheca

La finestra della stanza era ampia e la visuale era spettacolare. Al risveglio, tirando le tende, la luce del mattino inondava l’interno ridando colore ai mobili, ai vestiti, alle pareti; e dopo il tramonto le luci della città coloravano le strade, i grattacieli, il cielo con colori incredibili.

La città non dormiva mai, perché in ogni momento succedeva qualcosa.


Però, ogni tanto si deve andare a dormire, chiudere le tende, spegnere la luce e staccare la mente, lasciandola libera, magari, di avventurarsi nel mondo dei sogni.


C’è chi riesce ad addormentarsi subito e chi, invece, ritarda a prendere sonno; c’è chi, pur addormentandosi in fretta viene risvegliato nel cuore della notte od ai primi segni dell’alba da pensieri e preoccupazioni; c’è chi, invece, ha un sonno agitato non ristoratore e c’è chi è addirittura insonne!


Nel momento in cui si chiudono le tende ciò che è dentro è dentro e ciò che è fuori è fuori.


Chissà se ciò che è fuori sarà ancora al suo posto al risveglio!


E se si potesse far entrare nella stanza il mondo esterno con tutte le persone, le luci, i rumori, gli eventi, le gioie, i dolori e se si riuscisse a fissarlo al muro con delle puntine, come su una bacheca? Forse si dormirebbe meglio!

Sarebbe bello fermare tutto ed andare a letto con la certezza che senza di noi non potrebbe succedere nulla, sarebbe bello essere in controllo di tutto, al centro di tutto; fissare la vita al muro fino al mattino, così non dovremmo più preoccuparci di nulla!


Ma è proprio necessario controllare tutto per stare tranquilli? In quei momenti di pausa e silenzio come durante la notte, volenti o nolenti, si finisce per tirare un po’ le somme e riemergono sensazioni e pensieri che le occupazioni della giornata ci avevano temporaneamente fatto dimenticare; in quei momenti ci rendiamo conto meglio della nostra fragilità e di come sia difficile confrontarci da soli con noi stessi.

Ma noi non possiamo controllare tutto, non possiamo avere in mano tutta la conoscenza, ne possedere un’esperienza perfetta. Possiamo, però, controllare noi stessi e comprendere le nostre potenzialità, conoscere i nostri talenti da sfruttare, scoprire i nostri desideri ed in cosa crediamo: fragili sì, ma preziosi, come il cristallo!


Con questo stato d’animo scevro da condizionamenti esterni, finalmente potremo chiudere le tende, spegnere la luce e tranquillamente andare a dormire senza voler fermare il mondo; lasciare libera la mente e riposare il corpo. Il giorno dopo potremo essere di nuovo in pista a dare il nostro contributo.


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